E si riparte…

Fase 2, ma anche seconda opportunità, occasione per ricominciare.

Uno stop forzato, di circa due mesi. E adesso un punto e accapo.

Ne parlano tutti, e non solo per le nuove disposizioni a cui dovremo attenerci, bensì per i propositi, il mondo lavorativo di ciascuno, ciò che cambierà nel modo di rapportarsi agli altri. E non ci saranno gli abbracci per la felicità di essersi ritrovati, e neanche i baci rumorosi, sulle guance, dei nostri più cari amici.

Impareremo ad utilizzare il gomito probabilmente, che sfiora il gomito altrui, e volti, un po’nascosti dalle mascherine.

Distanza di sicurezza, e luoghi di ritrovo che non avranno il sapore del caos, della gente ammassata al bancone di un bar.

Ritmi più lenti, forse, nuove occasioni di incontro, spazi differenti, meno intimi ma più raccolti. Un nuovo linguaggio tutto da inventare.

Chissà i nostri sguardi dove volgeranno. Nuove speranze? Attesa di un domani che torni ‘normale’? E i nostri rapporti di coppia? Sono cambiati o sono rimasti immutati?

Questo tempo è stata una pausa, dalle nostre distrazioni di sempre. E ciascuno ha avuto modo di guardarsi allo specchio, riaprire vecchi cassetti, dando voce a stati d’animo, questioni irrisolte, obiettivi da perseguire, nonostante tutto.

E qualcuno si è tuffato nei ricordi del passato, postando foto in bianco e nero, quasi cercasse le radici della propria storia. E qualcuno si è timidamente affacciato a nuove possibilità di conoscenza virtuali.

C’è chi ha scoperto passioni mai esplorate, chi ha fatto ordine, incasellando al posto giusto, tasselli mal distribuiti. Chi ha avuto modo di dar voce a talenti sconosciuti, e chi ha capito, finalmente che, del domani, non c’è certezza alcuna.

Qualcuno dice che ne usciremo rinnovati, qualcun altro sostiene che tutto questo, ci ha induriti e resi maggiormente cinici.

Non so… Non ho mai amato le generalizzazioni.

Io che, grazie alla mia professione, ho capito che ciascuno ha la sua chiave di lettura su tutto, aspetto di essere accolta da un mondo con un’aria più pura, meno smog, mare più limpido, flora e fauna rinnovati, per la temporanea assenza dell’intervento umano.

Ed una consapevolezza. Forte e incisiva. L’importanza delle pause, e dei ritmi lenti. La preziosa selezione che mi ha permesso di donare spazio a chi merita di stare più comodo.

Ed ho toccato, con mano, lo spessore di quegli affetti che hanno costruito un filo doppio, nonostante le distanze, pur di non allontanarsi. Ho imparato la differenza tra l’essere soli ed il sentirsi soli.

Ed ho imparato che l’Amore può esprimersi in tanti modi e forme, e se vuole, troverà sempre la strada per irrompere nella nostra vita.

E, in tasca avrò un foglio bianco. Da riempire. Non so cosa scriverò. Ma so, perfettamente, i colori che sceglierò di utilizzare…

Buona ripresa. A tutti voi.

Pagina fb: Dottoressa Manuela Morra, psicologa, sessuologa, psicoterapeuta