Claudia Mercurio, famosa conduttrice televisiva, ci racconta il suo percorso lavorativo sul piccolo schermo.
Dagli albori con Miss Italia alla conduzione del programma calcistico “Il bello del calcio”, lasciandoci con un bellissimo messaggio di speranza, in questi tempi così cupi.
Intervista a cura di Martina Caputo
Qual è stato il tuo primo approccio al mondo dello spettacolo e cosa ti ha fatto avvicinare in particolar modo ad esso?
“Io dico sempre una cosa “non sono stata io a scegliere questo mondo ma è questo mondo che ha scelto me”, nel senso che mi sono ritrovata per una serie di motivi ad avere sempre a che fare con il palco, vuoi perchè facevo i saggi di danza a teatro, vuoi perchè dopo quelli mi sono iscritta a scuola di teatro, poi man mano mi si sono aperti alcuni scenari importanti, quali concorsi di bellezza come Miss Italia.”
“Ho partecipato a questo concorso per due volte, nel 2003 e 2006”.
Com’è stata la tua esperienza a Miss Italia?
“E’ stata un’esperienza molto forte e molto formativa, forte perchè ci sono stati dei limiti e delle regole rigide e per me che sono una persona
abbastanza ribelle (ride) è stata una costrizione insomma.
E’ stata un’esperienza nella quale ho formato me stessa, ho vissuto la competizione in maniera sana, e mi sono misurata con la mia forza interiore perchè comunque non è semplice: facciamo tantissime prove, tantissime ragazze e non è semplice andare d’accordo.. lo staff è molto rigido quindi per me è stata una grande sfida.. e poi dopo tre anni, dimenticandomi di quello stress psicologico affrontato, ho deciso di riscrivermi vincendo il titolo di Miss Campania.”
“Sono le olimpiadi della bellezza che rifarei altre cento volte ma ti dico anche che oltre alle gambe c’è di più, e la bellezza lascia il tempo che trova.. Io ho continuato il mio percorso di studi, mi sono laureata in Giurisprudenza e da lì poi mi ritrovai davanti ad una scelta: fare l’esame per diventare avvocato, aprirmi un mio studio oppure inserirmi nel mondo della televisione.”
“Il mio sogno era quello di fare l’attrice e non di perseguire la professione di conduttrice ma quando mi si è presentata l’opportunità di condurre e idea un programma tutto mio, la possibilità di esserne anche autrice confrontandomi e scoprendo altre mie doti, ho iniziato a scrivere il mio prodotto che aveva un’ottima percentuale di realizzo ed ho continuato.”
E continua..
“Da li sono iniziati una serie di programmi dei quali attualmente sono la conduttrice quali: Il bello del calcio in onda ogni lunedì alle 20:30 su canale 21.”
“Per quanto riguarda progetti futuri, io ovviamente ho già realizzato molti dei miei sogni. Il mio sogno più grande è la mia voglia di continuare a lavorare, e farlo sempre al meglio delle mie capacità, su palcoscenici sempre più ampi, la differenziazione tra le emittenti televisivi ti permettono di crescere, migliorare e di mettere in atto le tue idee.”
Vorresti continuare a condurre programmi che trattano prettamente di calcio?
“Ti dirò attualmente sono anche giornalista de “Il Mattino” e tratto una rubrica, insieme al direttore, che verte sull’attualità. In questo periodo abbiamo parlato tanto di Covid-19, intervistando i medici sul lavoro che stanno svolgendo, ho intervistato il Ministro Manfredi, tratto anche di altre tematiche non legate al calcio”
“Il calcio è lo strumento che arriva più velocemente!”
Spiegaci il perchè di questa tua affermazione
“E’ un’attrazione vista da milioni di persone, ed è da sempre, è storicamente lo sport più visto e più vissuto, perchè ad ogni angolo di strada c’è un bambino con il pallone che gioca a calcio.
E’ lo sport che ha una maggiore incidenza, riesce a prendere in maniera capillare e trasversale la popolazione, quindi rispetto ad altri programmi con altre tematiche, riesce ad interessare più rapidamente.”
“Se riesci a creare un prodotto di qualità con gli ingredienti giusti che servono, automaticamente viene visto da più persone e questo vuol dire che arriva più velocemente.”
Questo periodo di Pandemia internazionale, ma soprattutto qui in Italia che ha creato e continua a creare non pochi problemi, legato al mondo del calcio.. qual è il tuo punto di vista riguardo le scelte effettuate?
“Nel mondo del calcio hanno fin’ora fatto delle ipotesi, ma ad oggi non hanno ancora le idee chiare su come si deve proseguire, ma questo è anche normalissimo, è tutto in working progress, perchè siamo davanti a qualcosa di totalmente nuovo, mai visto prima..”
“Il calcio è la terza industria italiana, possiamo denotarlo dai dati forniti, ed ha bisogno di riattivarsi ma non per vedere “il pallone che rotola” (anche se potrebbe essere un elemento a favore della popolazione, un elemento di svago ma non è tra le priorità) ma interno al mondo del calcio c’è un meccanismo così complesso e pieno di persone che lavorano, è tutta una catena che deve riattivarsi perchè altrimenti si rimane senza lavoro.”
“Mi auguro che queste idee possano diventare concrete, nel rispetto dei protocolli ma inevitabilmente ci saranno dei limiti. Ci sono tantissime ipotesi, bisogna capire se queste ipotesi possano essere attuate in sicurezza, anche se una sicurezza al 100% non c’è perchè bisognerà convivere con questo virus, fino all’arrivo di un vaccino.”
“Io ho cercato di riorganizzarmi creando una rubrica sull’app “Il bello del calcio”, andiamo in onda tutti i giorni per un’ora al giorno con ospiti quali Ciro Ferrara e Simona Ventura. Molti ex calciatori e anche campioni del mondo.
Abbiamo anche una parte giornalistica per far si che il nostro utente rimanga aggiornato quotidianamente con le notizie, anche se cambiano continuamente (ride).
“Vorrei concludere l’intervista lasciando un messaggio positivo:
Oggi stiamo vivendo un momento difficilissimo ma non dobbiamo perderci d’animo, perchè perdersi d’animo in questo momento significa cancellare quello che di buono è stato fatto, anche se ci sono dei progetti che stavamo portando avanti e li vediamo al momento congelati, non li abbiamo persi.
Tra un po’ si ritornerà a vivere in maniera normale e ci riprenderemo tutto.
Questo è fondamentale dirlo perchè vedo molti ragazzi che stanno perdendo le speranze.”
Sentire questo messaggio positivo mi fa rincuorare, grazie mille di averlo condiviso con noi e grazie per la tua grande professionalità e disponibilità.