Ydalia Suarez: “Borracha”

Rosa Spampanato ha intervistato per il Magazine MaxParisi 2.0 Ydalia Suarez cantante e attrice cubana. È arrivata in Italia nei primi anni Duemila, stabilizzandosi a Torino, e ha da subito mosso i primi passi della sua carriera nel mondo della recitazione recitando in diverse produzioni di film horror: è stata coprotagonista di “La terra dei cannibali” e “L’isola dei morti viventi”, mentre ha avuto il ruolo di protagonista femminile in “La grande rabbia” e “L’abisso nero”. Nella sua carriera decennale vanta molte partecipazioni a fiction televisive e alcune uscite discografiche. Fondamentale per il percorso artistico di Ydalia è l’incontro con il paroliere Pietro Lettieri, autore di molti suoi brani, in quanto per lei è stato un amico, una guida spirituale e un maestro di vita. Nell’estate 2019 ha avuto il piacere di collaborare con l’artista internazionale Ruly Rodriguez nel brano “KILLER”, prodotto da Anthony Louis. Nel 2020 lavora al singolo “Borracha” in uscita a marzo, del quale ha appena terminato le riprese del videoclip.

Buona lettura a voi.

Ciao Ydalia e benvenuta tra le pagine di MaxParisi2.0. Sabato 8 febbraio presenterai in anteprima “BORRACHA”, il nuovo singolo in uscita a marzo. Cosa puoi svelarci in merito?

Buongiorno a voi.

Dunque, mi esibirò per la categoria “Guest” con Alex Perry, autore – come me – del brano “Tequila bum bum”. Oltre a questa canzone canterò anche “Killer” e presenterò “Borracha”: entrambi i singoli hanno un messaggio molto importante da divulgare.

Nel comunicato si legge: “Il brano nasce come una personalissima provocazione dell’artista al fine di sensibilizzare le nuove generazioni a consumare alcolici consapevolmente.” Raccontaci.

“Borracha”, che in italiano significa “ubriaca” è un titolo provocatorio. Il brano è infatti una parodia, che in modo ironico ha l’obiettivo di invitare i giovani a prendere consapevolezza di quel che si fa senza dover perdere la ragione. Anche se nel video – che uscirà a marzo – sembrerà che facciamo uso di alcolici per divertirci, in realtà la bevanda che ci vedrete bere sarà una bottiglia di Santero di tipo analcolico, che tra l’altro è buonissima! Il messaggio del video è quindi quello di dimostrare che ci si può divertire pur non essendo necessariamente ubriachi…

Ydalia Suarez è una cantante e attrice cubana, arrivata in Italia nei primi anni Duemila, stabilizzandosi a Torino. Come ricordi i tuoi inizi. E ripensando al tuo passato quando hai capito che la musica e la recitazione facessero parte di te?

Appena arrivata in Italia, ho iniziato da subito a frequentare il mondo della musica e del cinema. Già dai primi anni ho avuto la possibilità di mettermi in gioco in entrambi i settori e così facendo ho stretto molti contatti e ho avuto modo di crescere artisticamente e fare molte esperienze. Strada facendo mi sono resa conto che lo spettacolo occupava gran parte della mia vita, privandomi ancora oggi di poter costruire una famiglia. La mia passione per il mondo dello spettacolo cresceva sempre di più e i nuovi artisti emergenti sono stati parte della mia fonte d’ispirazione per poter continuare a lottare.

Nell’estate 2019 hai avuto il piacere di collaborare con l’artista internazionale Ruly Rodriguez nel brano “KILLER”. Raccontaci come nasce questa collaborazione.

Ho conosciuto Ruly Rodríguez “Mr. Atacabro” in una delle sue serate e sin da subito è nata una grande simpatia. Ci siamo messi poco dopo a collaborare per il progetto discografico “Killer” con l’intenzione di comporre un brano impegnato, che in questo caso fosse a favore dell’emancipazione delle donne.

Prima di salutarci e ringraziati per la tua presenza qui su MaxParisi2.0 ti chiedo: quali i tuoi progetti per questo 2020?

Nel 2020 ci saranno tante novità, tra cui l’uscita al cinema di un film horror interpretato da me come protagonista ruolo di Sonia; il titolo sarà “L’abisso nero”.

Dire grazie per come sono fatta io mi sembra davvero poco! Mi sento profondamente onorata di essere stata intervistata da voi!

Detto ciò muchissimas gracias a voi di Max Parisi 2.0.