Rosa Spampanato ha intervistato per il magazine MaxParisi Alessandro D’Iuorno, cantautore indipendente, che intraprende il suo percorso nel 2009 dove si esibisce live per la prima volta come solista sul palco del “Sesto Rock”. Nel 2012 esce il suo primo disco “Ho capito abbastanza”. Durante uno dei suo concerti conosce Valentina Parigi, sua attuale manager, e successivamente Giorgio Canali, che lo ospita in apertura di alcuni suoi concerti durante il tour di presentazione del disco. Canali inizia a collaborare nelle vesti di produttore artistico e arrangiatore per il nuovo disco di Alessandro D’Iuorno, “Diversamente capace”, che esce nel 2015. “Canzone per Baby” è il suo ritorno sulle scene. Buona Lettura a voi.
Intraprendi la tua carriera da solista nel 2009 esibendoti sul palco del “Sesto Rock”. Raccontaci
Già da un po’ di tempo meditavo di sganciarmi dalla band in quanto la mia necessità espressiva diveniva sempre più personale ed intima. Erano 10 anni che la manifestazione Sesto Rock non veniva svolta, fino al 2009 (l’anno in cui ci fu una riedizione), decisi così di uscire allo scoperto con un po’ di brani per la prima volta da solista.
Come nacque “Diversamente Capaci”?
Diversamente Capace è il puzzle finale che ha preso forma dai vari tasselli, le canzoni che ho composto in quel periodo. Ero arrabbiato, non trovavo un senso dove sembrava che gli altri lo trovassero, vivevo un po’ in disparte, impattavo con le mie divergenze ma allo stesso tempo volevo di più, volevo comunicare con forza il mio dissenso.
Ricordi quando sboccia in te l’amore per la musica?
Forse un giorno quando ero piccolo passando dalla pineta che portava in spiaggia, vidi un ragazzo che suonava una chitarra ed intorno un capannello di persone che cantavano. Ricordo ancora questa immagine, anche se sbiadita, come un modo diverso di comunicare e stare insieme.
Canzone per Baby, è il tuo nuovo progetto con il quale rientri nella scena musicale. Raccontaci.
questa è una canzone che introduce l’album che uscirà prossimamente. Rappresenta un passaggio, considerato che sono stato fermo per circa 2 anni e mezzo per problemi personali che mi hanno fatto riposizionare sulla musica con la voglia di raccontare storie (come Baby appunto) con uno stato d’animo più mite rispetto al passato.
Nel comunicato si legge: “ la ballad si rivolge ad una ragazza che continua a difendere i propri sogni e la propria identità. Quanto c’è di te e della tua vita in questa descrizione?
Probabilmente la storia di Baby è la storia di molte persone che sono partite più indietro di altre ma che al contempo hanno scelto di lottare per ciò in cui credono.Di me c’è molto, fosse solo per il fatto che della libertà e dell’indipendenza ne ho fatto la mia ragione di vita
Quali i tuoi progetti per il futuro?
il mio progetto per il futuro è quello di investire sull’impegno, inteso come uno stile di vita rivolto a coltivare ciò che sento, indipendentemente dal senso comune del giusto e dello sbagliato.
Musicalmente parlando, fare ciò che mi va fino a quando mi va.