Il Dott. Antonio Savanelli, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi di Napoli con n° 32855, in specialità in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II, è un chirurgo estetico riconosciuto per i suoi servizi in particolare nel distretto mammario e corporeo.
Intervista a cura di Martina Caputo
Tu che sei un chirurgo affermatissimo, quali sono gli interventi in crescita e quelli più richiesti dai tuoi clienti in questo periodo?
Diciamo che l’intervento che la fa da padrona resta ancora la mastoplastica additiva, per l’aumento della volumetria delle mammella, ancora oggi c’è un po’ di retaggio culturale, l’uomo si sta avvicinando a quella che è la medicina estetica, la chirurgia estetica, ma la donna rimane sempre quella più propensa e fanno più richiesta.
Noi donne tendiamo a vedersi un pochino con più difetti.
L’uomo tende ad accettarsi più com’è anche se stanno iniziando in maschietti ad avvicinarsi alla branca
Ovviamente per la donna la bellezza resta sempre la sua migliore amica, cerca di essere gradevole per se stessa e per gli altri il più possibile.
Volevo chiederti riguardo i maschietti quali sono gli interventi di chirurgia estetica più richiesti dal sesso maschile?
Principalmente la Lipoaspirazione, la Liposuzione, maniglie dell’amore che magari posso dar fastidio quando si è ad esempio in costume, tant’è che è un’operazione richiesta prettamente in vista dell’estate.
Da aprile/maggio (ride) c’è un boom di uomini che lo richiedono, rispetto al sesso femminile che è costante tutto l’anno invece.
Dal tuo punto di vista quali sono le innovazioni più significative degli ultimi anni che vedono protagonista la chirurgia plastica, proprio a livello di tecnologie?
“Mah, sicuramente i vari laser che ci hanno aiutato tantissimo in quella che è la nostra pratica chirurgica, parliamo sia di laser che aiutano il “Body Type” ad una scultura più completa meno invasiva e più rapida anche come ripresa con il paziente, ma anche piccoli accorgimenti per quanto riguarda il livello strumentario, un “Hobbies elettrico” che ci consente di tagliare e coagulare subito. Veri e propri artifici della tecnica chirurgica.”
“Io adopero esclusivamente l’anestesia locale, quindi per la paziente che si sottopone ad un intervento di mastoplastica additiva , può tornare a casa dopo due ore di intervento, senza alcun rischio e questo è una bellissima innovazione ed un grande passo avanti per la medicina, rispetto a prima, per il quale, L’iter era più lungo e doloroso”
Dal tuo punto di vista come potrà svilupparsi, questa ramo della medicina, attraverso nuove tecnologie? Come vedi il futuro della chirurgia plastica?
“In realtà credo che sia la richiesta che stimoli l’innovazione, quindi più aumenteranno e si diversificheranno richieste più ci impegneremo a cercare delle nuove tecniche, dei nuovi artifici..”
e continua..
“La bio ingegneria medicale ci viene sempre in contro.. oggi vedo che c’è una cura maniacale di altri aspetti, non più le persone sono intese come risoluzione del problema in ambito chirurgico ma ora tutti facciamo jogging/palestra, corretta alimentazione ed in un futuro immagino, ci sia un minor ricorso ai macro interventi che dispongono di pratiche molto invasive.”
“Sono tante le persone che si rivolgono a noi per fare tre o quattro interventi insieme e sono dei piccoli accorgimenti, le donne di oggi sono più in forma rispetto alle vecchie generazioni per i motivi sopraelencati.”
Certo assolutamente, con tutti gli stereotipi che vediamo sul piccolo grande schermo e questi fisici mozzafiato, noi ragazze e donne tendiamo a seguire il prototipo di bellezza che vede. Io penso che una persona debba piacersi come ha voglia di piacersi, non ci sono il “Madre natura ti ha fatto così, quindi devi accettarti così”.
“No, assolutamente non c’è più un canone di bellezza oggettivo, ma la bellezza è diventata soggettiva, c’è a chi piace il Lato B un po’ più grande e a chi la mammella un po’ più piccina.. a me capita di avere nell’arco delle giornata, tutti interventi diversi e talvolta totalmente opposti (Ride)”
Più o meno a che età i ragazzi iniziano ad approcciarsi alla chirurgia plastica?
“Questa è un bella domanda..l’età si è abbassata tantissimo, le richieste delle minorenni vengono respinte da noi per legge, la chirurgia estetica è una medicina esclusivamente per i maggiorenni. Sono cambiati i tempi: ora per il compleanno dei 18 anni la figlia chiede al padre in regalo un Mastoplastica, ai miei tempi si chiedeva la macchina (ce lo dice ridendo)”
Le maggiori richieste sono tra i 21 ed i 26 anni, prima si aspettava magari di avere prima una gravidanza e poi si pensava ad un trattamento estetico, un intervento estetico.
Tu cosa ne pensi?
cont“Io sono favorevole alla chirurgia, ma non perché è la mia professione specialistica ma non la negherei, chiaramente prima di intervenire con operazioni estetiche, io ho dei colloqui con i pazienti, per capire se il motivo è realmente valido e desiderato.”
Ti occupi anche della parte psicologica e intima giustamente..
“Assolutamente! Se una paziente non è convinta, sarà una paziente scontenta.. Quello che dico sempre io è di non aspettarsi il risultato anomalo, da copertina, con foto ritocco.. vedere un seno in tv o su un cartellone pubblicitario e aspettarsi lo stesso risultato è sbagliato. La chirurgia ha dei limiti e sono i limiti della persona, la chirurgia plastica si plasma a seconda del corpo di una persona anche se l’intervento può essere lo stesso, i risultati saranno diversi per ognuno.”
Tu hai prestato le tue competenze professionali oltre oceano, a Rio De Janeiro..
“Si diciamo che il mio inizio, il mio perfezionamento della tecnica chirurgica l’ho praticato in Brasile e ne sono legatissimo, ho lasciato lì metà del mio cuore..”
Quali differenze ci sono con L’Italia in termini di chirurgia?
“Sono soprattutto i numeri!”
“Le cose sono di chi le sa fare chiaramente un chirurgo che fa un trapianto di cuore una volta all’anno non avrà la stessa manualità, la stessa esperienza di chi lo fa tutti i giorni ed è uguale per tutti i tipi di chirurgia.. Quindi andare in un paese nel quale quotidianamente il numero di pazienti che si sottopongono a chirurgia estetica è nettamente più elevato rispetto all’Italia ha inciso parecchio..”
Continua con lo spiegarci che..
“Ho appreso e praticato in ospedale importanti, ho imparato tanto sulle tecniche diversificate tra di loro, sulla tipologia di interventi ed anche sulle complicanze che potrebbero sussistere..”
“Nessun mare calmo ha fatto un marinaio esperto”. Un buon chirurgo non si vede soltanto nell’intervento ma anche nella gestione di complicanze che subentrano e come riesce a gestire una situazione difficile.
Antonio io ti ringrazio tantissimo e spero di conoscerti dal vivo per parlare anche di qualche lavoretto su di me.
Ti aspetto qui a Milano a braccia aperte.