Rosa Spampanato ha intervistato per Magazine MaxParisi2.0,Federico Del Buono giovane e talentuoso regista italiano. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, decide di dedicarsi al cinema iniziando come attore per seri tv e figurazioni nei film. Nel 2017 esordisce come autore e regista con il Cortometraggio “Conquista il mondo”, ottenendo ottimi risultati nei festival, risultando il corto più premiato di Bologna. Nel 2019 scrive e dirige “Il muro tra di noi” un nuovo cortometraggio presentato in anteprima alla 14esima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Come si descriverebbe a chi non la conosce?
“sono un sognatore di Bologna ( sorride), contagiato come tutti dal grande Lucio Dalla. Mi diletto a fare cinema , perché prima di poterla definire una vera professione bisogna far tanta gavetta per rispetto a chi lo fa da sempre”
Amante del mondo del cinema sin da bambino , riesce a ricordare quando sboccia questo amore?
“devo ammettere che il mio primo amore fù la musica. Mi regalarono una chitarra e dall’allora siamo inseparabili. Con gli anni ho apprezzato sempre più la scrittura e questo mio interesse ha influenzato la mia visione del cinema. Da operatore sono passato a creatore. Lavorare dietro una macchina da presa ti da sensazioni uniche.”
“Il Muro Tra Di Noi”, (prodotto da Paolo Muran e Giorgio Ciani), è stato presentato alla Festa Del Cinema di Roma. Cortometraggio che vede la partecipazione di Ivano Marescotti, Stefano Pesce e Vanessa Montanari. Un dramma familiare incentrato su un rapporto di conflittualità tra padre e figlio. In cosa lo rende “unico” questo cortometraggio?
“è un cortometraggio introspettivo . Non volevo creare un qualcosa di originale ma qualcosa che lasciasse un messaggio allo spettatore. Ciò che rende “diverso” questo cortometraggio da altri, non è la storia, ma l’utilizzo che se ne fa dei soggetti visti non più come persone ma oggetti. Sono gli oggetti i veri protagonisti e sicuramente questo è un taglio unicamente mio.”
La Festa del cinema di Roma, quest’anno arriva alla sua 14esima edizione. Un giovane regista come lei quali emozioni porta a casa?
“La Festa Del Cinema di Roma è organizzata benissimo e ho visto grande partecipazione ed entusiasmo sia nei curiosi che nelle persone del nostro ambiente. Roma poi è sempre una città magica da vivere in tutto il suo splendore. E’ sempre un’emozione per me poter tornare a Roma dove ogni strada è un set cinematografico per noi amanti del cinema. Speriamo di esserci anche l’anno prossimo. Nel frattempo con “ Il muro”, siamo in giro per farlo conoscere e devo dire che le risposte della stampa sono davvero positive”.
Quando si parla di cortometraggi o di cinema inevitabilmente si si ricollega a un mondo di sacrifici sia economici che fisici. Quindi le chiedo, cosa consiglierebbe a chi volesse intraprendere questo lavoro?
“di buttarsi sul campo sia fisicamente che mentalmente .In passato ho fatto delle comparsate nei film. Il mio obbiettivo non era quello di guadagnare ma di osservare da vicino un vero set cinematografico cercando di “rubare”, il più possibile ogni piccolo insegnamento. Emozioni e visioni che un libro di testo non può darti.”
Ad oggi saprebbe dirmi qual è il suo obbiettivo principale?
“ vorrei portare in auge il cinema bolognese. L’Emilia Romagna ha da offrire molto al cinema. La stessa Bologna storicamente ha una storia incredibile. Sono un sognatore sempre in work in progress.”