All’eCampus Anna Ascani, Valentina Aprea e Marco Sentieri parlano di scuola, digitale e musica
Si è svolto ieri all’Università eCampus la presentazione di 2 libri dedicati al mondo dell’apprendimento e delle nuove tecnologie: “Senza Maestri. Storie di una generazione fragile” di Anna Ascani Vice Ministra dell’Istruzione e “La scuola dei Centennials” di Valentina Aprea, Commissione Cultura Camera dei Deputati. E’ intervenuto il finalista del Festival di Sanremo 2020 Marco Sentieri, parlando del ruolo della musica nelle scuole e nel digitale
Roma – E’ stato un convegno in cui sono emerse molte proposte atte a migliorare e valorizzare le scuole italiane, soprattutto nell’ottica del fornire i giusti strumenti di lavoro agli insegnanti, troppo spesso ‘distanti’ dal mondo dei giovani, sia come forma mentis, sia come preparazione culturale e formazione professionale.
Con moderatore Giovanni Vinciguerra (Direttore “Tuttoscuola”), sono intervenuti la Vice Ministra Anna Ascani, in rappresentanza dei “Millennials”: “Faccio parte di quella generazione di chi è rimasto ‘Senza Maestri’. Con questo libro ho voluto raccontare alcune storie di miei coetanei: non sono andata a caccia di storie eccezionali, bensì di storie normali”, poi l’On. Valentina Aprea in rappresentanza dei “Centennials”: “Pensare di formare i giovani nati dopo il 2.000 che non hanno conosciuto il mondo senza internet con le modalità di studio del ‘900 significa non solo rendere la scuola poco attrattiva, ma soprattutto rinunciare a formarli adeguatamente alle nuove sfide di oggi e di domani”.
Poi è stato proiettato il video di Marco Sentieri, “Billy Blu” (etichetta Diva’s Production), che ha partecipato all’ultimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, testo che tratta la delicata tematica del bullismo e cyberbullismo. Il cantante che nei prossimi mesi realizzerà un tour nelle scuole per sensibilizzare sull’argomento, portando la propria testimonianza ai giovani, ha dichiarato: “In questa fase di comunicazione quasi esclusivamente tecnologica la musica, anche quella digitale, resta uno dei pochi veicoli capaci di trasmettere messaggi in modo immediato, emozionale e in alcuni casi rappresenta uno strumento pedagogico e sociale insostituibile, come sta avvenendo ad esempio con il mio progetto ‘Billy Blu’ contro il bullismo ed il cyberbullismo, che nelle scuole è divenuto un vero mezzo di insegnamento”