Valentina Tecchio professionista nel settore del trucco permanente, tricopigmentazione e paramedicale.
Inizia la sua formazione giovanissima ed arriva ad aprire una scuola, riconosciuta a livello regionale, per poter insegnare ai giovani estetisti tutto ciò che concerne il mondo “beauty” e non solo.
Tu sei una tutor insegnante ed anche una dermopigmentista.
Da dove nasce la tua passione, come nasce ed il percorso intrapreso per arrivare alla tua carriera attuale.
Il desiderio nasce da molto piccola, avendo la passione del make-up e l’estetica di base.
Ho iniziato a lavorare nei centri estetici, circa a 16 anni, e poi ho voluto approfondire la disciplina della dermopigmentazione iniziando un corso a Milano per poter fissare definitivamente sul viso delle mie clienti, quello che era il trucco che solitamente facevo giornalmente.
Spiegaci cos’è la dermopigmentazione.
Certo, è un make-up permanente, dipeso dal colore e dal tipo di pelle, può permanere dai 6 mesi ad un anno fino ad un massimo di 5 anni, dipende dal colore scelto.
Le tecniche utilizzate sono tantissime: eyeliner, ombretto, infracigliare semplice, sopracciglia sia in modo sfumato che con peli realistici cercando di ricreare il più possibile la realtà.
Poi si possono fare contorni labbra quindi andare a riempire la mucosa e definirla, si può lavorare su vitiligine, cicatrici d’acne..
E fino a poco tempo fa si poteva ricostruire l’aureola mammaria per chi avesse subito interventi ma adesso la legge é in fase decisionale se lasciare questa parte ai medici oppure poterla far trattare anche a noi.
Con il trucco permanente si possono fare tante cose, in particolare si va ad introdurre un pigmento sterile all’interno del derma, mediante aghi monouso.
Si utilizza un’apparecchiatura che si chiama dermografo che è molto più delicata rispetto ad una macchina da tatuaggio, questo ago spinge sotto pelle il pigmento e quindi si realizza il tatuaggio/trucco semi permanente.
Un altra tecnica innovativa è il microblading, che va molto di moda.
Sono microincisioni effettuate con una sorta di penna che si chiama Tull ed il Blade è la lama che lo compone, si fanno microtagli all’interno del quale si fa penetrare il colore e sostanzialmente diventano dei peli tatuati.
I tuoi progetti attuali nel breve periodo e come sta incidendo il covid soprattutto nel tuo settore? Hai pensato a qualcosa di innovativo che potesse, insomma, far fronte a questo periodo?
Assolutamente si! Dunque per quanto riguarda i miei progetti futuri stiamo per costruire un’azienda/scuola di 7000mq, dove faremo aule e corsi, diventando così, una scuola regionale che forma le estetiste fin dalle prime armi.
Potremmo fornire anche il patentino per la dermopigmentazione è per quest ultimo serve appunto un patentino asl, per far sì che le nostre allieve lavorino nel massimo rispetto di quello che è l’igiene verso i clienti.
Al piano di sotto ci sarà un show-room nel quale venderemo macchinari estetici e cosmesi, al piano di sopra le aule nelle quali insegneremo, centro estetico e clinica medica, e logistica..
In riferimento al periodo che stiamo vivendo del covid, un’innovazione che abbiamo scoperto è quella dell’ecommerce, stando a casa facendo tutorial per le mie clienti, ho iniziato a spiegare come potersi curare da sole.
E’ stato un successo quindi adesso stiamo portando avanti questa parte molto importante dell’azienda poiché non si può più pensare di poter vendere solo in negozio ma spedire i prodotti a casa alla cliente è la scelta vincente, soprattutto nel periodo che stiamo attraversando.
Ci hai parlato del reparto per la vendita dei macchinari ma anche per la vendita dei cosmetici. È una linea creata da voi?
La nostra linea si chiama Rigenera, che vedrà presto una luce anche in territorio americano.
Nasce dalla mia esperienza in pigmentazione, pertanto conoscendo bene la pelle e facendo le sopracciglia incontravo un sacco di clienti con molteplici inestetismi da pori dilatati alla pelle grassa e via dicendo..
Capendo come funzionasse l’ago sottopelle abbiamo creato una linea di prodotti che potessero essere utilizzati a cute lesa:
ciò significa che siccome la pelle è un organo barriera quindi qualsiasi crema utilizzata non può penetrare, per la legge 1 del ’90, il cosmetico non può penetrare ma deve fermarsi ai primi strati cutanei superficiali.
Abbiamo quindi portato più di sei anni fa in Italia questo metodo: nella prima fase si passa il dermaroll (ha dei microaghi che si passa sul viso, si fanno dei microfori e poi successivamente si applica il cosmetico, che arriva agli strati più profondi del derma, dove troviamo gli inestetismi.
Hai un consiglio da dare a chi vuole intraprendere o è ai primi passi in questo grande settore?
L’estetica è un settore in continuo cambiamento, molto veloce, ed ogni mese ci sono nuovi aggiornamenti e servizi.. bisogna essere sempre formate su quelle che è la tendenza nel mondo dell’estetica, poiché il cliente richiede sempre le ultime novità.
E’ molto importante la formazione e specializzazione in un determinato ambito dell’estetica. Non si può fare tutto ma bisogna prendere un ramo di questo vasto mondo e perseguirlo.
Ringrazio Valentina per la sua grande professionalità e disponibilità. E’ stato un vero piacere poter scoprire una piccola parte di questo grande campo.